Anche se è molto resistente e pur dovendo sostenere dei carichi molto elevati, anche se si macchia per assorbimento, la resina non è del tutto indistruttibile e come ogni materiale è propriamente soggetto ad usura
L’usura dipende dall’uso cui il pavimento è soggetto: in ambito industriale l’invecchiamento della resina è molto precoce rispetto al contesto domestico ma qui può accadere che dopo un breve periodo, la resina possa perdere il proprio splendore iniziale e quindi nulla può vietare di poterla rinnovare semplicemente dopo aver eseguito una leggera abrasione superficiale e dopo aver applicato di nuovo lo strato protettivo.
Per poter effettuare una normale manutenzione del pavimento in resina è utile poterlo pulire in modo periodico e solo, saltuariamente, poter applicare una cera auto-lucidante che possa eliminare ogni porosità dalla superficie.
La resina non si crepa, se non con particolari condizioni dell’edificio, che potrebbero portare a formare delle tensionali in grado di poter originare delle fessure.
In generale la resina è molto resistente agli urti e per quanto riguarda la resistenza ai graffi può essere smile ad un ottimo parquet: la resistenza ai graffi può variare a seconda del tipo di resina e di finitura desiderata, di certo una resina materica può essere più resistente rispetto ad una resina liscia.
I segni del tempo sono decisamente più evidenti su pavimenti cromaticamente uniformi e lucidi invece che su un pavimento spatolato e opaco inoltre, le zone che risultano più calpestate, come le pedate delle scale o la zona ingresso, tendono a invecchiare precocemente rispetto a zone a basso traffico.